SENZA TITOLO

15 settembre 2012

   NOI VIVIAMO IN UN MONDO DI IPOCRISIE, DI BUGIE, dalle più cretine a quelli più gravi che coinvolgono Popolazioni intere.

   E di solito le ipocrisie sono mosse da interessi di Potere od Economici, ossia Economici o di Potere.

   Se mi permettete un’espressione molto poco chic.: … io ci metto i coglioni che quel film che sta muovendo masse di psicolabili o di individui legati a determinati interessi mai dichiarati apertamente, tutti rigorosamente col turbante, con la barbaccia fintamente incolta sul mento, insomma, quella “cagata” su Maometto & Company, E’ FRUTTO DI UNA OPERAZIONE  TERRORISTICA BEN CONGEGNATA IN UNA DATA PROGRAMMATA e non il risvolto della deficienza di un improvvisato “regista” incosciente che non vuol capire che chi ti viene a raccontate che tua moglie ti fa becco diventa il nemico da combattere maggiormente ancor più di quello che ha amabilmente infiorato le tue corna di bue (non di toro) e che toccando certi argomenti tabù si può scatenare l’Inferno nell’animo di chi vive sommerso da atavici complessi di inferiorità perché il Progresso ha messo troppo imprudentemente e strettamente a fianco fratelli nati con millenni differenza.

   Non sta a me, ma alla Storia e in un prossimo futuro, se ci sarà, dire quali, e dirà anche se ho avuto delle visioni o se invece ho solo delle idee ben chiare.

   Io non sono assolutamente contro all’integrazione dei Popoli e delle Razze, ho passato troppo del tempo della mia vita dall’altra parte del Mediterraneo dove i Muezzin scandiscono dai minareti la vita quotidiana della Gente comune per non sapere come funziona da quelle parti dove i ricchi, anche quelli meno onesti, dettano Legge, e i poveretti sono troppi per colpa di quei pochi, i miei occhi sono troppo aperti per non capire ed accettare il senso di certe tensioni procurate ad arte.

   Almeno che quelli che si infilano nelle sempre meno calde coperte di Casa Nostra si integrassero realmente nel reciproco rispetto di usi e consuetudini, e che invece non cercassero di “incistarsi” come realtà differenti, insofferenti ed ingrate del clima che più o meno tutti riescono a trovare qui da noi e cercando di restaurare anche fuori casa i loro usi e costumi che nel Terzo Millennio dovrebbero invece esser ormai diventati adulti accettando il concetto inevitabile di EVOLUZIONE.

   Neanche molto tempo fa è stato prodotto un Film in cui si narrava di un Gesù Cristo, Figlio del nostro Dio, che mancava poco se andasse a puttane e che si scopava tranquillamente la bella Maddalena.

   E’ successo qualcosa nelle Piazze?

   Sui Media?

   Nella coscienza dei Fedeli, anche di quelli più integralisti tipo CL?

   Ne ha parlato il Santissimo Padre, Capo universalmente riconosciuto della nostra Chiesa?

   Non mi risulta.

   Le persone equilibrate hanno tirato un sospiro di sopportazione dichiarando che al cattivo gusto, alla mala fede e alla provocazione di bassa lega non c’è mai fine.

   Sì, ma tutto è morto lì.

   Perché?

   Perché noi siamo migliori di quelli con brnus, il jallabah ed il turbante?

   NO.

   Solo perché la Religione o quella presunta tale innanzi tutto non deve essere un facile pretesto per affermare la validità di un intero SISTEMA Sociale basato sulla predominanza del Maschio sulla Donna, e su altri diritti da Età della Pietra, e poi perché da sempre lo Straniero, soprattutto lo Straniero più ricco, più forte, anche tecnologicamente più capace di te, viene visto con invidia e con rancore da chi è storicamente incapace di un dialogo aperto, conscio dei propri limiti ed onesto.

   Anche se spesso e volentieri gli Americani, con certe loro coglionerie fanno solo pena: peccato che siano sempre loro i più forti … se no, vorrei vedere come girerebbe per aria il fumo.

   Cosa credete, che la potenza nucleare di qualche Paese dell’Est Islamico sia tutta farina del loro sacco?

   Cucù.

   Come quelli che credono che la soluzione dei problemi dell’Umanità intera sia il Comunismo.

   Addavenì un’altra volta Baffone, poi vedete come sarete liberi di dire tutte le cazzate che vi girano per la testa.

 

PAESE CHE VAI …

10 aprile 2012

   Anche se la mia vita non è mai stata tranquilla più di tanto, nessuno può affermare che il mio motto non sia stato sempre “vivi e lascia vivere”.

   Sino a che uno ti lascia vivere, però.

   Quindi, da parte mia, estremo rispetto per chi la vede diversamente da come la vedo io, sino a quando però non entra in casa mia e vuole comandare lui.

   Sicuramente la mia vita di Occidentale è improntata a delle convinzioni, a delle linee comportamentali molto differenti da quelle di un Musulmano che io però ho sempre rispettato al massimo, anche “molto da vicino”, permettendomi se mai in cuor mio di mettere in dubbio almeno “teoricamente” la liceità etica di certi comportamenti che proprio cozzano contro le mie convinzioni più radicate, pur sempre mantenendo il beneficio d’inventario che certe cose non mi riguardano personalmente.

   Eppure, anche quando uno, civilmente, ed almeno in teoria, da una posizione di superiorità generica evidente di sistema, si astiene rispettosamente dall’imporre i propri punti di vista, per me rimane inconcepibile che dall’altra parte un altro gli voglia imporre a tutti i costi il proprio modo di vedere utilizzando prepotenza, terrore e violenza.

   Anche ieri mentre il povero Papa predicava Amore e Pace, l’ennesima strage contro a dei Cristiani in qualche parte del Mondo.

   Forse per farci meglio ricordare la Pasqua di Passione.

   Io sono convinto che a livello mondiale non esista in senso temporale una vera escalation di insofferenza religiosa da parte dei Musulmani (in genere) in questi ultimi tempi con le conseguenti apparenti sempre maggiori violenze nei confronti di chi Musulmano non è.

   Penso se mai che quanto apprendiamo quasi quotidianamente e che ci pare aumentare a dismisura, deriva solo da una accelerazione di notizie e della loro sempre più facile (tecnicamente) divulgazione da parte dei Media.

   Di fatto però quasi quotidianamente, appunto, giungono notizie di morti ammazzati con la scusa della “pulizia Religiosa” ma a ben analizzare le motivazioni di tanta ostinazione distruttiva emergono ben altre ragioni come quelle economiche, quelle di enormi interessi politici, di territorio ed anche culturali, storico e bilotico odio razziale compreso.

   Solo che noi, in Occidente, di solito per Cultura intendiamo un qualcosa di superiore, un qualcosa che eleva lo Spirito consentendo una crescita verticale dell’individuo che vuole diventare conscio a 360° della sua collocazione in seno alla Famiglia, al Gruppo, alla Società, davanti a se stesso e a Dio (se ci crede) diventando sempre più positivo nel suo raffronto verso qualsiasi suo simile, altro sesso compreso.

   Non solo, Cultura significa tra tutto il rimanente anche raggiungimento della capacità di assorbire con equilibrio il “diverso”, di perdonare ma senza dimenticare, giusto per non venir presi in giro una seconda volta, di rispondere con la pazienza e superiorità alle provocazioni che in definitiva sono solo una dimostrazione di inferiorità sentita come un qualcosa da celare per autodifesa tramite l’aggressività, la ricerca di un dialogo condivisibile per trovare almeno qualche punto comune d’intesa con tanta, tanta buona volontà e spirito di sacrificio.

   E non sottovalutiamo tra gli altri scogli che emergono prepotenti, come se si trattasse di un corollario di minore importanza, il peso molto pericoloso del Potere assoluto che la tradizione musulmana assegna all’uomo nei confronti della donna ed a cui l’uomo non vuole rinunciare, e non può rinunciare, pena il crollo totale di un mondo intero di consuetudini millenarie e del suo medesimo status nei confronti della Realtà reale identificabile nelle conquiste sociali del terzo millennio, perlomeno dal punto di vista teorico anche se purtroppo ancora da consolidare in tanti paesi dell’Occidente “civile”.

   Potremmo tranquillamente fregarcene tutti di tanta aggressività nei confronti della nostra Immagine Sociale di Occidentali, tanto Africa, Medio Oriente ed Est in genere sono lontani, come è ed è stato in realtà lontano, molto lontano per noi quel maledetto undici Settembre, che ci ha toccati solo di striscio ed al massimo dal punto di vista emotivo.

   In fin dei conti, che facciano quel che vogliono, a casa loro.

   Invece non possiamo, e non certo perché alcuni nostri militi stanno mettendo a rischio la propria pelle lontano da casa cercando di arginare il terrorismo di questa Guerra Santa in nome di un Profeta che c’entra molto poco con le sue vere cause sociali, storiche, politiche, economiche, di conservazione di una Tradizione che non VUOLE crescere, o anche solo di aiutare a sopravvivere dignitosamente chi è cresciuto da quelle parti, ha preso coscienza della Realtà attuale e ripudia ogni forma di integralismo religioso, settario e chiusura sociale.

   Chiusura sociale che fa tanto comodo a chi la esercita mantenendo in vita un sistema dalle logiche dittatoriali e per nulla democratiche in senso allargato ma che fa tanto comodo anche al singolo, nell’ambito del proprio nucleo sociale privato in cui la donna è considerata al pari di un animale ed in cui l’essere umano di sesso maschile è sempre e comunque padrone indiscusso e assoluto, arbitro insindacabile e con pieni poteri di vita o di morte su chiunque faccia parte della sua famiglia composta di figli e di mogli, quante ne vuole.

   Non possiamo più a questo punto far finta di nulla perché molti di coloro che sputano tanto addosso alle nostre Regole, hanno deciso di venire ad abitare a casa nostra perché prima o poi si rendono conto che, dalle loro parti, chi è dissenziente anche nelle cose apparentemente meno “pericolose” per la stabilità del Sistema in cui vive, corre seri pericoli, ma, anche se quando arriva è sempre (o quasi) rispettoso, prima poi riemergono i germogli della cultura in cui è nato e che è in netta contrapposizione con la nostra quando viene “manovrata” da chi vuole solo il conflitto per i soliti motivi di insofferenza.

   Integrazione, bellissimo termine, un programma di Vita degno di qualsiasi saggio, ma più che l’espressione di un concetto che supera qualsiasi ostacolo mi sembra tanto un’araba fenice, araba, appunto.

   Grazie al cielo però intanto il tempo passa e le nuove generazioni hanno imparato a scegliere e come scegliere.

   Questo dovrebbe suonare come un campanello d’allarme nei timpani di chi invece, cocciutamente avvolto nel suo brnus di pelo di cammello o ben protetto tra le pareti della sua limousine blindata non si vuole rassegnare ad accettare le regole di un mondo umano nuovo, molto più umano del suo, sino almeno a quando la luce non riuscirà ad illuminargli la mente e a fargli capire il vero significato etico della Pace e la gioia di una convivenza pacifica volta solo al progresso e all’elevazione morale e materiale della Specie, in cui non esiste spazio né per la prevaricazione né per la vendetta né per la Morte come ricatto.

   Costa così tanto rispondere ad una mano tesa?

 

 

   Terzo e ultimo giorno di montagna, tempo stupendo, funghi pochi, almeno sino ad ora, pazienza, è un anno così.

   Fossero solo questi i problemi.

   Giù in Paese ieri ho incrociato un vecchio amico dei miei figli, un giovane montanaro, gran lavoratore, robusto e solido, in tutti i sensi, che qui la gente chiama “Murio”.

   Non dimenticherò mai quando durante un’escursione sulla cima del glorioso monte Adamello, una quindicina d’anni fa, c’era anche lui, assieme ai miei ragazzi.

  Appena usciti dal Rifugio Prudenzini, eravamo già in quota, ancora prima delle prime luci dell’alba, tutti pronti per salire prima sul Pian di Neve e poi sulla vetta della montagna, subito dopo aver sorseggiato quella specie di caffè che lì ti propinavano come prima colazione, lui si era acceso una sigaretta mentre io gliene dicevo di tutti i colori contro sigarette e fumatori e intanto siamo partiti per quella lunghissima salita in verticale.

   Chi ha fatto quel tragitto, ne conosce l’impegno psico-fisico, non proprio alla portata di tutte le segretarie d’azienda in ferie, anche se ben palestrate e soprattutto nella stagione fredda.

   Mentre si saliva, la sigaretta finiva, ma lui, dalla cicca ancora accesa se accendeva un’altra e così via, per tutta la mattina, per tutta la salita.

   Io credo che anche un camoscio capobranco, in quelle condizioni, avrebbe avuto dei problemi di ossigenazione, Murio no.

   Veramente un fisico da bisonte, instancabile, di lavoro ultimamente si era messo a fare il manutentore di linee elettriche ad alta tensione.

   Avete mai visto quegli acrobati che inforcando strane specie di biciclette viaggiano spostandosi dalla sommità di un traliccio ad un’altra, appesi sulle tratte di cavo a decine di metri da terra per controllarle ed eventualmente intervenire manualmente per le necessarie riparazioni?

   Ecco, quello era il suo mestiere.

   Poco a che fare con una comoda occupazione sedentaria davanti alla tastiera di un Pc, uno insomma che il sudore sa molto bene cos’è e che non ha paura di svolgere anche lavori al limite dell’impegno fisico.

   Sino all’anno scorso, quando la sua Azienda gli ha comunicato da un giorno con l’altro che se lui voleva conservare il suo posto di lavoro, doveva trasferirsi in Congo… perché qui il lavoro manca, mentre là manca mano d’opera ……..  (no comment) etc. etc. etc.

   Quanti di voi si sono sentiti ripetere la medesima canzone?

   Per inciso, Murio, chiaramente, abbandonando per un pò le sue amate montagne, ha accettato.

   L’altro ieri, i Tg berciavano che dei poveri extracomunitari, ospitati per il momento in un Centro di Accoglienza di Milano, non certo fatto di muri di fango e sterco e senza servizi igienici come a casa di molti di loro, si era ribellato alla situazione contingente di stallo su ogni fronte e reclamava a gran voce lavoro, inserimento, diritti, parità sociale e tranquillità finanziaria.

   Ma chi è il cogl…. che gli ha detto che venendo qui avrebbero trovato il Paese di Bengodi?

   Non mi sfugge certo che molti di loro hanno studiato e magari anche in qualche college europeo (se sono così poveri, i soldi chi glieli aveva dati?) raggiungendo un titolo professionale, ma perché allora, anche venendo qui non attraverso vie ufficiali, vogliono a tutti i costi emigrare scegliendo per il loro futuro un’Araba Fenice e non pensando a costruirsi qualcosa per sé in casa loro, anche con un aiuto esterno che certo non gli mancherebbe?

   Senza contare che con quel che gli tocca pagare per arrivare dalle nostre parti, anche trattati come bestie, se impiegassero quei soldi per iniziare a casa loro un’attività, anche piccola ma onesta, proprio potrebbe funzionare, non si tratta certo di poco danaro, quello che spendono per il viaggio.

   Certo che a casa loro se li beccano con della “roba” addosso  non gli danno certo la brioscina in premio o fanno solo finta di invitarli a cambiar aria.

   Io ho girato tanto tra Medio Oriente e Africa, e non solo in zone desertiche o depresse ma anche dove girano più Rolls-Royce che Fiat Panda e c’è gente che vive e lavora in grattacieli di trecento piani, ragazzi di trent’anni che hanno messo insieme tanto danaro quanto io, in settant’anni di lavoro manco potrei sperare di vederlo nemmeno in fotografia.

   Ho sempre scambiato le mie idee, sia con gente importante e socialmente ben piazzata, sia con gente umile, del popolo, povera, tantissime volte cercando di capire al meglio la natura dei loro problemi che indubbiamente esistono a tutti i livelli, anche quelli Alti, ed andrebbero risolti, ma non con la forza, il paternalismo, i clientelismi … e non sono assolutamente contrario a certe forme di migrazione e di scambio, ma quello a cui stiamo assistendo è un esodo incontrollato (o meglio controllato solo da chi, quasi indisturbato, lucra sui viaggi della speranza) e so bene che molta gente fugge da casa propria perché da quelle parti chi non è d’accordo viene tagliato a fette … e vai a capire da che parte sta la Ragione.

   Come a casa nostra, vero, dove danno premi produzione ad assassini della strada lasciandoli in libertà … controllata … e situazioni di limbo a chi alla vaffanculo di tutto e di tutti si è fatto e strafatto di ogni tipo di m. ed ora si è rifatto un’immagine con i soldi dello Stato magnanimo e comprensivo o perlomeno vuole farlo credere.

   Per non parlare di tutto il resto su cui ci sarebbe da riscrivere un’altra Divina Commedia … o Tragedia.

   Ho sempre sostenuto che se fai il tuo dovere in silenzio nessuno ti caga, però, se sei uno piccolino piccolino, appena alzi la cresta, ti massacrano.

   E così, appena può, chiunque se ne approfitta e solo se rubi l’ira di Dio o ammazzi o … solo così diventi degno delle attenzioni delle pie donne e dei pii politici e perché no? degli Avvocati di grido.

   Pensate ad esmpio a quelli che evadono le tasse per tonnellate di valuta e alla faccia di chi ha sempre fatto il suo dovere, pagando, anche a costo di immani sacrifici, si vedono ipotizzare dei “condoni” da politici che non sanno più da dove tirare fuori il danaro per pagarsi, tra l’altro, gli stipendi (i loro, di ogni colore, e sempre in aumento).

   Tanto per esser chiari, io lavoro da anni a tempo perso e, logicamente, a titolo gratuito, in un Centro della Caritas dove si cerca di aiutare il più che si può e senza chieder nulla a nessun postulante, nemmeno il nome, di risolvere almeno temporaneamente ogni tipo di indigenza, e chiaramente i “clienti” più assidui sono gli extracomunitari.

   Molti fra loro quelli che prima di togliere il velo alle loro donne …

   O quelli che sputano sul Crocefisso perché nessuno gli ha ancora rivelato che il Dio è uno solo e che cambia nome solo perché sono gli uomini a volere le differenze.

   Però lì, fra quelle quattro mura accoglienti, se ne vengono sempre con la coda fra le gambe e con aria umile.

   Tranne gli zingari, quelli vengono e pretendono.

   Ma per noi non c’è differenza, anche perché, dentro di noi, siamo sempre i più forti e possiamo chiudere un occhio, talvolta anche tutti e due, ma mai per sistema.

   E non sto parlando nemmeno di quegli estremisti che con la scusa di esserne autorizzati dalla loro Religione (quando mai poi?) esigono dalle loro donne che indossino il chador solo perché solo loro hanno il diritto di posare lo sguardo su di esse, anche se loro stessi non si esimono dal farlo su di ogni femmina che incrociano, meglio se in abiti succinti e “sportivi”.

   A morte l’Ipocrisia.

   Calma, serenità, imparzialità e tanta, tanta pazienza e disponibilità, ma con la mano sempre armata e pronta, giusto per non fare il gioco di chi non attende altro che uno si volti di schiena per ….

   Come al solito, è il più forte colui a cui spetta di sopportare di tutto e di più, anche se la pazienza ha i suoi giusti limiti.

   Quindi, occhio ai giudizi gratuiti e generalizzati.

   Astenetevene per cortesia.

   Ciò non toglie che accade sempre più spesso che quando un extracomunitario ti si rivolge, prima o poi lo fa come reclamando un diritto negato e comunque dovuto, esigibile senza troppe discussioni, anche se si trova “ospite” in casa d’altri e ci è arrivato ed entrato senza nemmeno pulirsi i piedi o chiedere permesso ai padroni casa.

   L’unico dato positivo è che anche nell’intimità della famiglia del più assatanato integralista d’importazione, i suoi figli stanno crescendo e siccome gli occhi li hanno ben aperti iniziano a far paragoni e valutazioni e non di rado si ribellano alla codineria di parte dei loro genitori.

   Sapete cosa faccio adesso?

   Mi vado a godere fuori ancora per un po’ il panorama stupendo di queste montagne.

   Domani è un altro giorno e si deve rientrare nella Città bloccata dallo Smog.

   Poi Sabato riapriamo il Centro, e, avanti Signori, più Gente entra, più bestie si vedono.